Condivido con piacere qualche riflessione sull’inaugurazione.
E’ stato emozionante vedere familiari, amici e persone appena conosciute avvicinarsi con curiosità ed interesse allo Studio. Ringrazio loro e voi che state leggendo, soprattutto per avermi dato modo di spiegare che cos’è Lab famiglie. Lab famiglie, per me, sin da quando era solo un lontano progetto professionale, ha rappresentato qualcosa di diverso dal classico studio di psicologia. L’ho immaginato come una spa del benessere psicologico e familiare. La sua finalità principale è il benessere globale della persona. Di solito, siamo abituati a rivolgerci allo psicologo quando avvertiamo un problema o un disagio. Lab famiglie invece, propone attività con finalità di prevenzione e rivolte a tutti, non solo a chi sente di avere un bisogno particolare. Infatti, mi auspico che Lab famiglie possa diventare un luogo accogliente dove potersi incontrare, confrontare e sperimentare; “un laboratorio permanente” nel quale le persone possano sperimentare sé stesse in modi differenti, e sé stesse in relazione con gli altri, con l’obiettivo di favorire percorsi di consapevolezza di sé, dell’altro e delle relazioni.
Il motto che accompagna le proposte dello Studio è “dallo psicologo per fare” e per “fare insieme”. Infatti, le attività sono di tipo laboratoriale: gruppi di persone che lavorano insieme per il raggiungimento di obiettivi di sviluppo. I laboratori sono rivolti alle famiglie con figli, alle coppie ed ai singoli individui.
Durante l’anno, ci si concentrerà su diversi argomenti: promozione di stili di vita sani, rapporto col proprio corpo, il contatto con le proprie emozioni, il potenziamento dell’alleanza familiare.
E vorrei soffermarmi un attimo proprio su due concetti sopra citati: corpo e relazione. Perché alla base della nostra vita c’è la relazione tra esseri umani. La relazione implica l’utilizzo del corpo. Noi comunichiamo col corpo. Spesso in modo inconsapevole ma col corpo, scambiamo quotidianamente messaggi a vari livelli, attraverso la postura, la voce e il tatto. E attraverso il corpo veicoliamo emozioni, stati d’animo, sentimenti ed è proprio il corpo che talvolta, quando proviamo disagio, manifesta la sofferenza (per esempio nei disturbi psicosomatici). Quindi, questi due elementi importanti per il benessere, corpo e relazione, fungeranno da comune denominatore per i laboratori. E proprio pensando al corpo che comunica, al corpo in movimento, che ho concluso il breve discorso di presentazione, lasciando spazio ad una danza tribale interpretata dalle bravissime ballerine Alice e Benedetta. La loro danza è stata evocativa di emozioni ed ha coinvolto tutti, soprattutto i bambini, che ancora svincolati dalle inibizioni (degli adulti) sono riusciti a farsi trascinare nel dialogo corporeo.